Nota bene:

Mi piace scrivere cose a caso. E mangiare la nutella con i grissini direttamente dal barattolo.

mercoledì 22 agosto 2012

Call me maybe

Non scrivo da tantissimo tempo lo so.
Avete ragione scusate. Semplicemente non avevo voglia di scrivere e quindi non l'ho fatto.

Come posso aggiornarvi sulla mia vita? Beh va tutto benissimo, ho passato delle vacanze stupende con il ragazzo che amo, con amici fantastici all'insegna del relax.

Questo post non ha uno scopo preciso, solo quello di postare alcuni video idioti e cretini e simpatici di quella che è un po' stata la colonna sonora di quest'estate :)


Sono tutti uguali con la medesima canzone, cambiano solamente i video. Il primo qui sotto ha un tasso di frociaggine prossimo al 150%. Al min 2.10 potete scoppiare a ridere, è consentito.


Questo invece è molto simpatico. Si sono impegnati, sono carucci entrambi e fanno ridere.

Questo serve a dimostrare che se siete ricchi, giovani e carini divertirsi è molto facile :P

Questo invece va guardato solo nelle seguenti parti: min 1.27 perchè si- min 2.05 (solo per la ridicolaggine del ciuffo) - min 2.16 perchè di nuovo si. Il resto potete saltarlo a piè pari.



Quando guardo video simili mi chiedo perchè non ho fatto la popstar e perchè non ho amici cosi idioti pure io. Chi volesse prestarsi si faccia vivo e giriamo qualche cazzata ensemble. Si richiede capacità minima di utilizzo di programmi di montaggio etc perchè io so negato e non lo so fare.


La verità è che questo post è dedicato a Mickey Cyrus per ovvie ragioni melodiche e serve a ricordarmi che in vacanza sono stato proprio bene per la gente che ho incontrato e che reincontrerò spero sempre piu spesso. E che sono fortunato, tanto, a dividere tutto questo con un ragazzo speciale. Ecco si questo post serviva a dire questo: che sono felice in questo periodo :)

martedì 5 giugno 2012

Sul come riuscire a far dire per forza di si

Si si lo so scusatemi. Sono sparito. Chiedo perdono ma a me il caldo indispone. Non lo sopporto proprio, inizio a vedermi brutto, sempre affannato, sudato, accaldato. Con la faccia rossa.
Poi stamattina non avevo più calze. Cioè nemmeno più una. Non avevo più un paio di calzini corti e bassi, estivi, da mettermi. Siamo dovuti andarli a comprare io e Ben per poterci mettere qualcosa :)

Ad ogni modo forse qualcuno di voi l'ha già visto su twitter ma volevo riproporre anche qui un video speciale. CIoè non è speciale il video in se che è un insieme di pixel in movimento come altri milioni di video al mondo. E' speciale il messaggio che passa. E come si fa a dire di no dopo una cosa del genere?

 

Io mi auguro che lei, un minimo anche poco poco, un po' se l'aspettasse. :)

E ora per rompere un po' tutto questo romanticismo un video brutto, ma brutto ma cosi brutto che vi farà ridere.Almeno credo. Cioè no in effetti non fa ridere, non c'è proprio nulla da ridere. Però vi verrà da ridere. Perchè la vita va presa cosi, con filosofia.


 

Il gatto in questione era il gatto del signore biondo nel video dall'improbabile camicia a fantasia. Per doere di cronaca vi informo che il gatto è morto investito da un'auto e, solo dopo, il propietario ha deciso di farlo imbalsamere e trasformarlo in eligatto o miciocottero che dir si voglia.
Ovviamente gli animalisti hanno avuto parecchio da ridirema il signora non ha violato nessuna legge, se non quella del buongusto con quell'improbabile camicia.

A la prochaine mes chéres.


lunedì 28 maggio 2012

Su quella volta che non mi hanno dato un camerino con un cesto di pere fresche del Nicaragua raccolte in giornata

Quest'oggi son stato ospite in tivvù. No non ero ospite di GossipTv e non c'era Pamela Prati ad intervistarmi per uno special sulla mia vita sentimentale.

Ma andiamo con ordine: che ci faceva -IlDave- in televisione?

Ero li per una trasmissione che presentava la mia cittadina, quelle baracconate tipo "Domenica del villaggio" dove si presentano i prodotti tipici, le donne son vestiti con improbabili costumi Ottocenteschi e gli uomini fan vedere come si tira su il vino. Ecco. In mezzo a sto tran tran c'ero che avrei dovuto parlare dei monumenti splendidi della Città e del volontariato culturale come mezzo di valorizzazione del patrimonio storico-artistico.

Ore16.00: sono davanti agli studi. Assieme a me una nutrita folla di vecchie carampane che riempono lo spazio antistante lo studio. Attendo in un angolo che il sindaco arrivi per poter entrare in studio con lei. Una attempata signora mi nota e mi domanda: "Ma lei fa parte del pubblico? perchè io non l0ho mia vista e ci sono sempre ... è nuovo forse?". Le rispondo cordialmente che non sono li con il pubblico. Non demorde e controbatte: "Allora è il nuovo cameraman vero?". No signora non sono nemmeno il cameraman, sono qui come ospite della trasmissione. SBABAMM. Non l'avessi mai detto. Si è voltata e ... "Lui è uno degli ospiti, andrà in televisione" grida verso le amiche. In 3 secondi netti ho 20 occhi addosso (e una quindicina di cataratte mal contate) e gente che mi scatta foto.


Ore 16.30: giunge il sindaco ed entriamo, finalmente, in studio. Ci accoglie la simpatica Barbara, assistente di studio. Ci mostra cosa dovremmo dire, dove dovremmo posizionarci. Ci spiega la faccenda delle lucine rosse in camera. Poi ci manda a microfonarci. Allora li dentro i giovani sotto i 60 anni si contavano sulle dita di una mano, per l'esattezza eravamo io, i due cameraman e la coppia di ballerini. Ora la Barbara mi affida a un cameraman per microfonarmi. Lui serissimo mi dice subito "togliti la camicia". Ma non puoi microfonarmi cosi? "No il cavo è troppo lungo e devo scocciare tutto addosso.

Risultato avevo circa 3 metri di filo arrotolato dalla vita in su! Boh.

Ore17.00: inizia la trasmissione. Un circo praticamente, una pagliacciata via l'altra. Finalmente arriva il mio momento. Ero abbastanza tranquillo perchè avevamo concordato le domande in precedenza e avevo un mio discorso chiaro da fare in mente, anche perchè avevo solo 3 minuti. Ma la bastarda cambia domanda. ?!?! Capite? vabbè niente panico, rispondo come posso e voilà. La mia intervista è l'ultima del blocco quindi dopo di me viene lanciata la pubblicità.

Ore 17.20 circa: mentre c'è la pubbblicità il pubblico si alza. Due tizie vengono da me e mi fanno complimenti su come sono stato bravo e come ho detto bene le cose e sulla dizione da film e mille altre robe e poi concludono dicendomi "Noi la seguiamo sempre, possiamo farci una foto?"

Vi giuro non sapevo se ridere o piangere :) Ancora adesso sto cercando di capire per chi mi hanno scambiato. Boh!

Tutto il circo li prosegue fino alle 19.00 quando finalmente sulle note di

finalmente si conclude il tutto. Torno nello stanzino con il mio amico cameraman a togliere i 20 metri di microfono con cui mi ha mummificato, saluto la conduttrice (donna fine ed elegante davvero, in confronto Bambola Ramona sembra un'insegnante di BOn Ton) e me ne vado. Appena fuori da li ho iniziato a ridere come un cretino e ho chiamato Ben che non vedeva l'ora di sentirmi raccontare tutte ste cagate qui.

Vabbè dai alla fine anche st'esperienza è fatta :) La prossima volta però esigo un camerino con un cesto di pere del Nicaragua raccolte in giornata e un divano color tortora.


Qui ero appena stato microfonato e ancora non mi avevano tolto il telefono
 quindi potevo fare foto :)




giovedì 24 maggio 2012

Sull'importanza dei sogni

La verità è che a questo mondo l'anima gemella è una sola. E la verità è che io l'ho già trovata, un po' più di quattro anni fa.
Ora come tutti sapete l'ultimo periodo è stato un po' cosi, non semplicissimo. Ma, come diceva qualcuno, l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio no? Ecco in effetti se non si riesce a fare a meno di una persona per star bene significa semplicemente che non si può far a meno di quella persona per star bene.

Quella che sto per raccontarvi è la storia un grande amore: una storia vera. La storia di un amore che è sincero e complicato. Perchè l'amore non è una cosa semplice. O forse si, siamo noi che complichiamo tutto. Ad ogni modo iniziò tutto il 12 marzo 2008 su una panchina di fronte al Politecnico di Torino. Più conoscevo Ben più capivo che era speciale per me e avrei voluto passare con lui sempre più tempo. E più questo tempo passava più tutto era reale. Sono successe mille cose: coming out, viaggi, pianti e litigate, serate tranquille, regali, sguardi, sorrisi, spettacoli, sesso, tanto amore, amore e sesso insieme, semi conoscenza dei genitori e via dicendo.

Poi queste cose ti travolgono, a volte ti spaventano, ti spiazzano. Non riesci a starci dietro.
Ma la verità è che a questo mondo l'anima gemella è una sola.

La storia di questo grande amore non è finita, come forse il post precedente avrebbe potuto far pensare. Io stesso in alcuni momenti ci avevo creduto. La storia continua, più forte di prima, meglio di prima. Più sincera di prima.

Io son convinto che ognuno di noi per star bene deve cercare un proprio equilibrio, quando si è soli è più semplice trovarlo. In due si complica un po' perchè i pesi sono doppi, e l'equilibrio una volta trovato è per definizione precario, va ricercato continuamente e continuamente e continuamente.

Penserete che siamo dei pazzi, che non sappiamo cosa stiamo facendo, penserete che vi abbiamo sfracassato le palle a tutti con sto tira e molla. Con tutte le lacrime e il dolore che abbiamo provato. Penserete che siamo senza speranza, che tra sei mesi saremo punto e a capo.

Cari lettori, amici e non, pensate quel che più vi pare :) A noi non ce ne frega proprio nulla. Perche la verità è che a questo mondo l'anima gemella è una sola e noi la nostra l'abbiamo trovata.
I sogni sono importanti, fondamentali. Danno speranza e prospettive, illusorie forse ma necessarie per porsi obiettivi. Il nostro sogno continuamo a viverlo con la speranza che duri per sempre. La realtà è che ci amiamo adesso, ed  è questo quel che conta.

Innamoratevi perchè basta un bacio a compensare tutti i pianti che vi fate.


mercoledì 16 maggio 2012

Sull'importanza dei sogni

I sogni sono importanti. Molto importanti. Servono
Per darsi obiettivi e porre mete e vivere con delle finalità. Ieri, in poco più di un'ora, tutti i miei sogni sono stati rotti, infranti e calpestati. E io non lo merito. Non mi merito un trattamento come quello che mi é stato riservato. Non mi merito le bugie e gli inganni che mi sono stati detti. Non mi merito nemmeno sentirmi dire "te lo devo". Non sono certo una persona perfetta e ho limiti e difetti come tutti, pero sono una bella persona e merito di essere sereno e felice. Ora non lo sono, e non so per quanto tempo. Tutte le mie prospettive di vita sono cambiate, avevo preso scelte che ora devo rivedere e cambiare perché al momento attuale non hanno più senso. Avevo, e ho, bisogno di aiuto e di conforto, di accrescere la mia autostima. Ma nessuno intorno a me ora può aiutarmi. E mi sento davvero solo, gli amici si ci sono ma non é la stessa cosa.

Mi sento male pensare che per quattro anni non ho contato nulla, ero solo uno dei tanti. Io dopo quello che ho vissuto non potrò mai dimenticare. Non é vero che il tempo rimargina tutte le ferite: l ho già provato. Il tempo insegna solo ad accettarle e a conviverci ma certe ferite rimangono aperte e dolorose per sempre. Quella fattami ieri è una di queste: non riuscirò mai a dimenticarla potrò solamente imparare a conviver con la nuova realtà. Una realtà che non mi piace ma che non può essere modificata, purtroppo. Il filo era troppo teso e non aveva senso continuare a mantenerlo integro.

In questo momento la mia testa è bombardata da idee e pensieri contrastanti. Non so cosa pensare, non so cosa fare. MI sto trattenendo in maniera fortissima dal scrivergli. La tentazione di sapere anche solo come sta è estrema. E il fatto che lui non me lo chieda mi fa star male, e non so se mi scriverà mai più. Certo è stranissimo non sentirlo più del tutto dopo quattro anni in cui l'ho sentito ogni singolo giorno della mia esistenza.  Al tempo stesso so che vorrei fargli del male fisico, ma non ne sono capace. Non sono io. Io sono cosi ingenuo da preoccuparmi per lui anche quando non è assolutamente necessario. 
Ogni volta che giro la testa in camera mia c'è qualcosa di suo: vorrei levare tutto, chiudere tutto in uno scatolone. Poi mi rendo conto che svuoterei la stanza perchè l'80 per cento di questa roba è sua. MI rendo conto che non avrei più la mia vita.
NOn so nemmeno quanto e se sia giusto restiturgli le sue cose, e se sia il caso di richiedergli le mie.
Oggi per la prima volta ho fatto la spesa e, senza quasi pensarci, stavo mettendo delle lasagne nel carrello. Ma io non le voglio, era un gesto inconsapevole. Erano per lui ... non dovrò più comprarle.
Scrivere queste cose qui in parte mi serve per quando le leggerò, in parte so che le leggerà lui (almeno credo) e in parte so che non sto scrivendo tutto quello che vorrei davvero scrivere.
Una cosa è certa, mia sorella quest'estate volerà in Portogallo con una sua amica. Erano dei biglietti che avevo preso io ma che ... dovevano essere una sorpresa. Non sapevo se tirarli fuori o meno, non sapevo se la sua preparazione per la laurea avrebbe lasciato il tempo necessario. Ormai ho risolto, non servono più. Non a me quanto meno.

L'unico augurio che posso farti, Ben, è di trovare la felicità e la serenità che ti meriti per poter tornare a essere la bella persona di un tempo. Senza di me.

La nostra strada insieme si è conclusa in un modo brutto e che io non mi meritavo. Ma è andata cosi ... mi rialzerò e andrò avanti, con qualche lacrima in più agli occhi e una spina di più nel cuore.

 

P.S.: scusate se ho disattivato i commenti ma non ho voglia di leggere ne compatimenti verso di me ne accuse o insulti verso di lui. Questo post non serve per insultare nessuno, servirà a me tra qualche tempo per "ricordare" i miei pensieri a caldo.

martedì 8 maggio 2012

Sui momenti di down

Sono tendenzialmente ottimista, chi mi conosce lo Sa. Ma ci sono momenti in cui proprio non riesco a essere
Sereno ... E senza apparente motivo. Tipo stasera non ho particolari motivi per essere triste ... Eppure lo sono. Sto depresso, malinconico. Domani mi passera probabilmente Peró ... Boh forse avrei voluto qualche approvazione, conforto e riconoscimento da qualcuno che pero non sono arrivati.

Buona notte amici di blog

lunedì 30 aprile 2012

Sui neon blu e il loro utilizzo nell'arredo da interni

Si è vero. Si si lo so, avete ragione è vero. E' parecchio che non scrivo. No non c'è un perchè. Semplicemente non mi andava di scrivere, non mi ricordavo di farlo. Come? Se sto male?? No no in sto periodo sto anche abbastanza bene insomma, nella media ecco. E' solo che proprio non avevo nulla da dire. Ma nulla.

E pure adesso eh, non ho argomenti da post. Zero, nada, nisba. Sarà la crisi, boh. Fatto sta che non ho nulla da dire.

Cioè una cosa ci sarebbe ma è un tema che mi piglia male e non mi va di affrontare ora.

Però vorrei lanciare un sondaggio, anzi più che un sondaggio è una domanda semplice: cosa ne pensate dei neon blu? Voi li mettereste in camera da letto? Rispondetemi senza pregiudizi: dite francamente e sinceramente cosa ne pensate cosicchè io e Ben possiamo leggere e risposte e valutare il da farsi. NOn vi influenzerò su chi pensa cosa per non sviare i vostri pensieri.

Ciao belli


giovedì 5 aprile 2012

Sul come nasce un esperimento narrativo

 Poco tempo fa il mio amico Marco mi scrisse su faccialibro un semplicissimo "write something" in bacheca.
Una frase che non aveva nessun senso se non quello di scrivere qualcosa laddove era scritto "scrivi qualcosa". Ebbene io l'ho preso alla lettera e ho iniziato a scrivere, lui ha risposto. E da li è nata una storiella, tutt'ora non conclusa. Per giunta il tutto è stato fatto in inglese.
La cosa divertente sta nel fatto che non eravamo a conoscenza di come l'altro facesse evolvere la storia. Un esercizio stilistico di fantasia e creatività pura che ha portato a questo che vedete qui sotto. L'inglese potrebbe essere non  corretto :) (anzi non lo è di sicuro!)
Marco: write something ...
Davide: Once upon a time .... (to be continued)
M: In a far far far away land called "FartherLand" there was a shy guy u always dress glasses as white as his skin was...

D: but a very cold day of winter he lost his glasses on the snow. Oh the poor guy was so sad ....

M: ...That wes his favorite pair of glasses. He made it himself using the same stone of the ancient temple he took care everyday of his life. It was the temple of the "Artness" and he was the major priest of that; the "Illuminate guy" this was the way all the people called him. He had great power. He could make the world a better place using the "power of beauty" that was in his eyes...But he was to shy to show them. But nobody can escape from his own destiny, neither the illuminated guy...Maybe this is why he lost his glasses. Anyway...He was so sad that he run in the forest, the Dark Forest...

D: ... the Dark Forest was the name by which it was called the forest of the village, but in reality this forest at night was lit by millions of stars shining on tops of trees. The highests trees in the human memory history ..


M:  Believe me...Nobody, never in time, had seen something so brilliant and so beautiful. He was astonished. How was it possible that he never noticed a so huge tree before?...And why he never saw how lightly the stars were? Wasn't him the illuminated guy? The guy who has Art in his blood, beauty in his eyes, how?! The bottom forest was freezly scaring...So he decided to climb on the tree..To arrive on the top of that...To reach those stars..


D: With some difficulty climbed up the tree, but the desire to touch a star was stronger than the effort and gave him the strength to continue his climb.
Once on top of this tall tree he realized that the stars really were .... fireflies.
Millions of fireflies colored the tops of trees and lit up the Dark Forest. The guy knew that the fireflies were not affected ... the risk was to "turn off" the light of the night in the dark forest ...



M: It was even better then any dream he had ever dreamed. He was on the top of the tallest tree in FartherLand, he was sourronded by million of fireflies who danced in the night...And suddenly he noticed that there was no more silence there. A soft wind, blowing, let the leaves moving. From the tree to the endless sky rose up a sound like the one lots of violins made. Drops of dew fell from one leaves to other right down the first one everytime those were shoken by the wind, making, in this way, a great harp composition. It was the best show he had ever seen. Sky was the stage, firflies were the performers and Wind was the conductor of that fashinating natural concert. He was caught by that scene when one of the fireflies come close to his face...Few seconds...and then it run away. The guy followed it with the sight...and was right in that moment that he noticed something, wedge between two branches of that tree, sparkling. Was really shining...

D: He walked slowly and carefully to the mysterious object, paying careful not to fall. Closer he came over the object changes colors. Assumed from time to time in the color of the boy's curiosity. It was getting closer. The fireflies lit up the points in a magical atmosphere. Was now the object of intense light blue, darkened by the night and the fireflies glow. The curiosity to take it was so much like fear ...


M: ...but how a so magical and fashinating object could be danger? He convinced himself that there were no reason to feel so much fear and took that small, round shape, misterious object in his hands. The light blue become istantly white. White like the colour of his glasses. White like the ancient stone in the temple. White like the pure soul of the illuminated guy. It seems weightless. He looked it with couriosity. He was the major priest in the Artness Temple...But he had never saw an object so weird..What was is? What was made for? He start to study it..It was...


D: a container? a box? a shell? he needed help. Dropped down by the tall tree, bringing with them the weird object.
Not knowing where to put it chose for the obvious solution, for this night is up to the Artness Temple. The next morning he summoned the Guardians of Beauty and would show them the white object. But the next morning ...



M ‎...It could be around 5 o' clock something unthinkable happened. The village was still surrounded by a deep silence. People were all sleeping in their beds…all…Except one...It was a little, dirty, frightened child. Nodoby has seen him before. Quite long, straight, black hair. Light blue eyes. He was running through the street of that empty village. The only thing he was searching, in that moment, was a quiet place where took rest, a quick nap. He finally found himself in front of the great temple. He thought could stop behind one of the great, white stone, columns when he noticed that the golden door of the temple was open. He went in and walked faster through the dark, huge rooms of the temple. Accidentally he saw a dirty blanket in eagle. He stopped there and took his rest…

D: When the sun rose the Guardians of Beauty had already received under their doors to convene as soon as possible to reach the Artness Temple. Zenobi, the oldest among the Guardians, had already donned his ocher robe and was preparing to leave his home. But when he approached the door, with great surprise, he heard a chirping of birds in unison ... a sound that colored the air streaks pink and peach ...


M: Zenobi still didn't know was was happening but he was sure that something great was occurring. In the mean time, in the Artness Temple, the Illuminated Guy woke up. He could clearly remember eveything: the fireflies, the three, the music, the colours....THE OBJECT! Where was it? It was the only thing that could confirm that it wasn't just a dream. The night before he left that weird object under a blanket. He ran in the other room...and...found the boy. "WHo are you?" Shouted a bit frightened a bit disappointed. The young guy woke up immediately. He was so scared that started tremble. The IlluGuy felt guilty...He was just a child...so he went in front of him...and gave him a hand with a big smile. The boy took his hands and stood up...then the priest covered the boy with the blancket and took the object. "It has the same colour of your eyes..." Said the child. The priest stopped..That boy was the first who saw his eyes without glasses. Zenobi was walking faster. The village was still deep in the silence. Everything seems stopped in time...

mercoledì 4 aprile 2012

Sul sorriso degli occhi azzurri

Prima prende spazio lo sconcerto, l'incredulità. Il pensare che non può essere vero. Subito dopo arriva il rimorso: di non aver fatto abbastanza, di esser venuto poche volte a trovarti, di averti dedicato poco tempo.
Poi, alla fine, la presa di coscienza.

Sei andata via. E lo hai fatto nel modo che vorremmo fare un po' tutti. Dal momento che tutti quanti dobbiamo morire, se mi fosse data la possibilità di scelta, vorrei farlo come hai fatto te. Silenziosamente, tranquillamente, serenamente.

Il vuoto c'è ed è inevitabile però è anche vero che la vita finisce e tu, a 90 anni, hai deciso che la tua era stata fatta. Che era il momento. E cosi dopo pranzo, dopo aver fatto ginnastica al mattino e aver mangiato, ti sei messa a letto come sempre. La differenza è che stavolta non ti sei alzata alle 15.00 come al tuo solito per metterti a lavorare a maglia, sebbene i ferri te li eri già preparati sul tavolino del letto, e sta cosa è troppo bellina davvero.

Ti sei addormentata, per sempre: quasi sorridendo. Con te se ne va via un'altro pezzo della mia vita. Ma la mia vita è in fase di costruzione, tanti pezzi li devo ancora aggiungere. Ora sei con mamma e nonno non so dove. Qualcuno dice in paradiso, qualcuno tra gli angeli, altri in un posto non meglio precisato. Io forse credo più a quest'ultimo. Sei di nuovo con la tua famiglia, a continuare a proteggere noi che siamo rimasti qui. Rimangono i ricordi, quelli nessuno li può strappare o portare via. E io ti voglio ricordare come la mia nonnina che mi preparava acqua, zucchero e limone la sera. Che mi leggeva le fiabe e mi sorrideva con gli occhi azzurri. Stammi bene Nonna, un abbraccio forte forte.

Davide
Davide