Nota bene:

Mi piace scrivere cose a caso. E mangiare la nutella con i grissini direttamente dal barattolo.

lunedì 28 maggio 2012

Su quella volta che non mi hanno dato un camerino con un cesto di pere fresche del Nicaragua raccolte in giornata

Quest'oggi son stato ospite in tivvù. No non ero ospite di GossipTv e non c'era Pamela Prati ad intervistarmi per uno special sulla mia vita sentimentale.

Ma andiamo con ordine: che ci faceva -IlDave- in televisione?

Ero li per una trasmissione che presentava la mia cittadina, quelle baracconate tipo "Domenica del villaggio" dove si presentano i prodotti tipici, le donne son vestiti con improbabili costumi Ottocenteschi e gli uomini fan vedere come si tira su il vino. Ecco. In mezzo a sto tran tran c'ero che avrei dovuto parlare dei monumenti splendidi della Città e del volontariato culturale come mezzo di valorizzazione del patrimonio storico-artistico.

Ore16.00: sono davanti agli studi. Assieme a me una nutrita folla di vecchie carampane che riempono lo spazio antistante lo studio. Attendo in un angolo che il sindaco arrivi per poter entrare in studio con lei. Una attempata signora mi nota e mi domanda: "Ma lei fa parte del pubblico? perchè io non l0ho mia vista e ci sono sempre ... è nuovo forse?". Le rispondo cordialmente che non sono li con il pubblico. Non demorde e controbatte: "Allora è il nuovo cameraman vero?". No signora non sono nemmeno il cameraman, sono qui come ospite della trasmissione. SBABAMM. Non l'avessi mai detto. Si è voltata e ... "Lui è uno degli ospiti, andrà in televisione" grida verso le amiche. In 3 secondi netti ho 20 occhi addosso (e una quindicina di cataratte mal contate) e gente che mi scatta foto.


Ore 16.30: giunge il sindaco ed entriamo, finalmente, in studio. Ci accoglie la simpatica Barbara, assistente di studio. Ci mostra cosa dovremmo dire, dove dovremmo posizionarci. Ci spiega la faccenda delle lucine rosse in camera. Poi ci manda a microfonarci. Allora li dentro i giovani sotto i 60 anni si contavano sulle dita di una mano, per l'esattezza eravamo io, i due cameraman e la coppia di ballerini. Ora la Barbara mi affida a un cameraman per microfonarmi. Lui serissimo mi dice subito "togliti la camicia". Ma non puoi microfonarmi cosi? "No il cavo è troppo lungo e devo scocciare tutto addosso.

Risultato avevo circa 3 metri di filo arrotolato dalla vita in su! Boh.

Ore17.00: inizia la trasmissione. Un circo praticamente, una pagliacciata via l'altra. Finalmente arriva il mio momento. Ero abbastanza tranquillo perchè avevamo concordato le domande in precedenza e avevo un mio discorso chiaro da fare in mente, anche perchè avevo solo 3 minuti. Ma la bastarda cambia domanda. ?!?! Capite? vabbè niente panico, rispondo come posso e voilà. La mia intervista è l'ultima del blocco quindi dopo di me viene lanciata la pubblicità.

Ore 17.20 circa: mentre c'è la pubbblicità il pubblico si alza. Due tizie vengono da me e mi fanno complimenti su come sono stato bravo e come ho detto bene le cose e sulla dizione da film e mille altre robe e poi concludono dicendomi "Noi la seguiamo sempre, possiamo farci una foto?"

Vi giuro non sapevo se ridere o piangere :) Ancora adesso sto cercando di capire per chi mi hanno scambiato. Boh!

Tutto il circo li prosegue fino alle 19.00 quando finalmente sulle note di

finalmente si conclude il tutto. Torno nello stanzino con il mio amico cameraman a togliere i 20 metri di microfono con cui mi ha mummificato, saluto la conduttrice (donna fine ed elegante davvero, in confronto Bambola Ramona sembra un'insegnante di BOn Ton) e me ne vado. Appena fuori da li ho iniziato a ridere come un cretino e ho chiamato Ben che non vedeva l'ora di sentirmi raccontare tutte ste cagate qui.

Vabbè dai alla fine anche st'esperienza è fatta :) La prossima volta però esigo un camerino con un cesto di pere del Nicaragua raccolte in giornata e un divano color tortora.


Qui ero appena stato microfonato e ancora non mi avevano tolto il telefono
 quindi potevo fare foto :)




giovedì 24 maggio 2012

Sull'importanza dei sogni

La verità è che a questo mondo l'anima gemella è una sola. E la verità è che io l'ho già trovata, un po' più di quattro anni fa.
Ora come tutti sapete l'ultimo periodo è stato un po' cosi, non semplicissimo. Ma, come diceva qualcuno, l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio no? Ecco in effetti se non si riesce a fare a meno di una persona per star bene significa semplicemente che non si può far a meno di quella persona per star bene.

Quella che sto per raccontarvi è la storia un grande amore: una storia vera. La storia di un amore che è sincero e complicato. Perchè l'amore non è una cosa semplice. O forse si, siamo noi che complichiamo tutto. Ad ogni modo iniziò tutto il 12 marzo 2008 su una panchina di fronte al Politecnico di Torino. Più conoscevo Ben più capivo che era speciale per me e avrei voluto passare con lui sempre più tempo. E più questo tempo passava più tutto era reale. Sono successe mille cose: coming out, viaggi, pianti e litigate, serate tranquille, regali, sguardi, sorrisi, spettacoli, sesso, tanto amore, amore e sesso insieme, semi conoscenza dei genitori e via dicendo.

Poi queste cose ti travolgono, a volte ti spaventano, ti spiazzano. Non riesci a starci dietro.
Ma la verità è che a questo mondo l'anima gemella è una sola.

La storia di questo grande amore non è finita, come forse il post precedente avrebbe potuto far pensare. Io stesso in alcuni momenti ci avevo creduto. La storia continua, più forte di prima, meglio di prima. Più sincera di prima.

Io son convinto che ognuno di noi per star bene deve cercare un proprio equilibrio, quando si è soli è più semplice trovarlo. In due si complica un po' perchè i pesi sono doppi, e l'equilibrio una volta trovato è per definizione precario, va ricercato continuamente e continuamente e continuamente.

Penserete che siamo dei pazzi, che non sappiamo cosa stiamo facendo, penserete che vi abbiamo sfracassato le palle a tutti con sto tira e molla. Con tutte le lacrime e il dolore che abbiamo provato. Penserete che siamo senza speranza, che tra sei mesi saremo punto e a capo.

Cari lettori, amici e non, pensate quel che più vi pare :) A noi non ce ne frega proprio nulla. Perche la verità è che a questo mondo l'anima gemella è una sola e noi la nostra l'abbiamo trovata.
I sogni sono importanti, fondamentali. Danno speranza e prospettive, illusorie forse ma necessarie per porsi obiettivi. Il nostro sogno continuamo a viverlo con la speranza che duri per sempre. La realtà è che ci amiamo adesso, ed  è questo quel che conta.

Innamoratevi perchè basta un bacio a compensare tutti i pianti che vi fate.


mercoledì 16 maggio 2012

Sull'importanza dei sogni

I sogni sono importanti. Molto importanti. Servono
Per darsi obiettivi e porre mete e vivere con delle finalità. Ieri, in poco più di un'ora, tutti i miei sogni sono stati rotti, infranti e calpestati. E io non lo merito. Non mi merito un trattamento come quello che mi é stato riservato. Non mi merito le bugie e gli inganni che mi sono stati detti. Non mi merito nemmeno sentirmi dire "te lo devo". Non sono certo una persona perfetta e ho limiti e difetti come tutti, pero sono una bella persona e merito di essere sereno e felice. Ora non lo sono, e non so per quanto tempo. Tutte le mie prospettive di vita sono cambiate, avevo preso scelte che ora devo rivedere e cambiare perché al momento attuale non hanno più senso. Avevo, e ho, bisogno di aiuto e di conforto, di accrescere la mia autostima. Ma nessuno intorno a me ora può aiutarmi. E mi sento davvero solo, gli amici si ci sono ma non é la stessa cosa.

Mi sento male pensare che per quattro anni non ho contato nulla, ero solo uno dei tanti. Io dopo quello che ho vissuto non potrò mai dimenticare. Non é vero che il tempo rimargina tutte le ferite: l ho già provato. Il tempo insegna solo ad accettarle e a conviverci ma certe ferite rimangono aperte e dolorose per sempre. Quella fattami ieri è una di queste: non riuscirò mai a dimenticarla potrò solamente imparare a conviver con la nuova realtà. Una realtà che non mi piace ma che non può essere modificata, purtroppo. Il filo era troppo teso e non aveva senso continuare a mantenerlo integro.

In questo momento la mia testa è bombardata da idee e pensieri contrastanti. Non so cosa pensare, non so cosa fare. MI sto trattenendo in maniera fortissima dal scrivergli. La tentazione di sapere anche solo come sta è estrema. E il fatto che lui non me lo chieda mi fa star male, e non so se mi scriverà mai più. Certo è stranissimo non sentirlo più del tutto dopo quattro anni in cui l'ho sentito ogni singolo giorno della mia esistenza.  Al tempo stesso so che vorrei fargli del male fisico, ma non ne sono capace. Non sono io. Io sono cosi ingenuo da preoccuparmi per lui anche quando non è assolutamente necessario. 
Ogni volta che giro la testa in camera mia c'è qualcosa di suo: vorrei levare tutto, chiudere tutto in uno scatolone. Poi mi rendo conto che svuoterei la stanza perchè l'80 per cento di questa roba è sua. MI rendo conto che non avrei più la mia vita.
NOn so nemmeno quanto e se sia giusto restiturgli le sue cose, e se sia il caso di richiedergli le mie.
Oggi per la prima volta ho fatto la spesa e, senza quasi pensarci, stavo mettendo delle lasagne nel carrello. Ma io non le voglio, era un gesto inconsapevole. Erano per lui ... non dovrò più comprarle.
Scrivere queste cose qui in parte mi serve per quando le leggerò, in parte so che le leggerà lui (almeno credo) e in parte so che non sto scrivendo tutto quello che vorrei davvero scrivere.
Una cosa è certa, mia sorella quest'estate volerà in Portogallo con una sua amica. Erano dei biglietti che avevo preso io ma che ... dovevano essere una sorpresa. Non sapevo se tirarli fuori o meno, non sapevo se la sua preparazione per la laurea avrebbe lasciato il tempo necessario. Ormai ho risolto, non servono più. Non a me quanto meno.

L'unico augurio che posso farti, Ben, è di trovare la felicità e la serenità che ti meriti per poter tornare a essere la bella persona di un tempo. Senza di me.

La nostra strada insieme si è conclusa in un modo brutto e che io non mi meritavo. Ma è andata cosi ... mi rialzerò e andrò avanti, con qualche lacrima in più agli occhi e una spina di più nel cuore.

 

P.S.: scusate se ho disattivato i commenti ma non ho voglia di leggere ne compatimenti verso di me ne accuse o insulti verso di lui. Questo post non serve per insultare nessuno, servirà a me tra qualche tempo per "ricordare" i miei pensieri a caldo.

martedì 8 maggio 2012

Sui momenti di down

Sono tendenzialmente ottimista, chi mi conosce lo Sa. Ma ci sono momenti in cui proprio non riesco a essere
Sereno ... E senza apparente motivo. Tipo stasera non ho particolari motivi per essere triste ... Eppure lo sono. Sto depresso, malinconico. Domani mi passera probabilmente Peró ... Boh forse avrei voluto qualche approvazione, conforto e riconoscimento da qualcuno che pero non sono arrivati.

Buona notte amici di blog