Nota bene:

Mi piace scrivere cose a caso. E mangiare la nutella con i grissini direttamente dal barattolo.

mercoledì 28 dicembre 2011

... e partenza fu.

Claude Monet. La gare Saint Lazare, 1877. Olio su tela. Paris, Musée d'Orsay
 Sono in treno, finalmente. Non vi nego che andare via da Torino forse mi serviva proprio. Anzi senza forse. Chi mi conosce sa quanto mi è caro il tema del viaggio: qui sul treno vedere i paesaggi scorrere fuori dal finestrino mi fa passare per la testa mille cose, tutti i pensieri della vita. Perchè poi la vita è un viaggio, una strada, un percorso, in parte disegnato da terzi (chiamatelo Dio, destino come vi pare), e in parte disegnato da noi che ne siamo i diretti protagonisti. Con le nostre scelte ai bivi prendiamo alcune direzioni invece di altre, a volte prendiamo strade per scelte altrui. In ogni caso si può solo andare avanti. Tornare indietro non è possibile.
Per rendervi partecipi del mio viaggetto ho davanti a me, ai posti 87-88, due "simpatici" signori che dormono allegramente dopo aver letto il giornale. Sembrano una coppia felice, forse monotona e noiosetta, piuttosto abitudinaria ma felice. E allora buon per loro no? :)
Di fianco a me invece un signore che pare essere superinfognato con il tiro al piattello, infatti si è appena iscritto ad una gara, a Cuneo se vi interessa, per la metà di gennaio. Altra curiosità sta stalkando una certa Elena tramite la chattina di gmail ma tale Elena non ne vuole sapere di lui. Boh sarà fortunato al gioco del piattello e meno in amore. Chi lo sa.
Gino Severini. Treno blindato, 1915. Olio su tela. New York, Zeisler collection.

Io invece...beh io osservo attentamente il ragazzo al posto 82, piuttosto interessante. E' salito a Milano Porta Garibaldi e con tutta probabilità è maledettamente etero, avedno chiamato una certa Fabiana appena salito sul treno dicendo che presto sarà da lei ad abbracciarla e potrà tornare a "tuffarsi nei suoi occhi blu". Boh, io con lui mi tufferei altrove ma questi sono altri discorsi.  Ah Trenitalia mi ha fatto pagare 1 centesimo di euro il wi-fi per 24 ore: sti barboni!

Credo possa essere tutto per oggi, torno alle mie riflessioni da treno, credo dormirò un po', poi musica, poi libro, poi arriverò a destinazione e sul binario troverò ad accogliermi un Orvietano troppo ok che ho proprio voglia di rivedere :)
Se non ci si sente più prima, cari miei, buon capodanno a tutti voi. E a Ben, in particolare, ovunque lo passerà e con chiunque lo passerà, che sia per lui un capodanno felice e un anno sereno.

p.S.: Uno specialissimo Buon Viaggio a Marco che sta per partire verametne per un'esperienza di quelle che .... BAM ... ti lasciano cosi :) Con la bocca aperta, il cuore matto e gli occhi pieni di luce e colori. :) 


sabato 24 dicembre 2011

Lettera di natale 2

Come avevo preannunciato ospito sul mio blogghino la lettera a Babbo natale di un mio amico, una persona molto importante per me che ha voluto scriverla e pubblicarla. E che Babbo natale lo ascolti va ... :)

 
Caro babbo natale,
Credo di non averti mai scritto una lettera, perché anche da bambino ho sempre saputo che tu non esistevi. Il mio ricordo di natale di quando ero bambino non era associata a te, né ai regali né alla cena con tutta la famiglia. Mi ricordo che da piccolo andavo in giro con i miei amici a cantare i canti di natale ai vicini per chiedere un po’ di monetine, e con quelli andavo a comprare le macchinine e i dolcetti.
Non ho mai creduto in te, tuttavia ho un bel ricordo che mi viene in mente ogni volta che ti vedo in giro sulle strade, in tv o nei centri commerciali. Quando avevo più o meno sei anni ero andato da mia zia per passare il natale. Un giorno uno vestito da babbo natale entrò dalla porta, mi ha preso in braccio e mi ha fatto sedere sulle sue ginocchia, ero spaventato e sorpreso perchè sapevo che non potevi essere tu quindi ho pensato chi potesse esserci sotto quella barba e quel vestito. Ci sono arrivato solo qualche giorno dopo quando vidi una foto di quel momento e ho visto la fede di mio padre. Si, ogni volta che ti vedo mi ricordo di mio padre. Credo sia il natale più bello della mia vita e non lo dimenticherò mai.
Quindi anche se non esisti, sembra che riesci cmq a fare qualcosa di buono.  Perciò ho deciso di scriverti questa lettera per chiederti un po’ di cose.
Uno. Vincere il superenalotto :D beh…per tutti gli anni che non ti ho mai scritto e non ti ho mai chiesto niente mi devi un po’ di arretrati xD
Due.  Vorrei una testa nuova. Si, una testa che mi faccia diventare più logico e razionale perché con quello che ho ora non faccio altro che combinare casini.
Tre. Se non riesci a farmi vincere il superenalotto…mi va bene anche il WinForLife :D
Quattro. Lo starbucks a Torino. Quindi realizza il desiderio di Davide di avere la licenza Starbucks.
Cinque. Un telefonino nuovo e una laurea per l’anno prossimo :D
Sei. Qualcosa di bello per i miei bimbi.
Sette.  Vorrei anch’io la pace nel mondo =)


Per l'anno prossimo voglio solo pensieri felici. Un nuovo inizio, e una bella continuazione. Quest'anno ho ricevuto due regali che hanno un valore economico pari a zero ma che per me significano moltissimo. E chi mi conosce sa quanto sono attaccato a ste cose e quanto sono emotivo.

Vorrei che tutti quelli vicino a me siano sereni, anche un po' grazie a me.

mercoledì 21 dicembre 2011

Caro Babbo Natale,

credo di averti scritto l'ultima lettera almeno 15 anni fa, ma non è mai troppo tardi per ricominciare no?
Allora siccome l'erba voglio non cresce neanche nel giardino del re sono qui per dirti che non voglio nulla. Ma caldamente ti consiglio di farmi avere, e anche a breve:
  • un riconoscimento professionale super, di quelli Whooo!! 
  • una carta prepagata con su 3500 euro per shopping folle (finiti quelli stop, mi arrangio poi da me, non vorrei chiedere troppo)
  • una camera nuova e di desgin minimalista disegnata da un eco-designer cosi mi sento a posto con la coscienza
  • vorrei che Marisa Laurito possa tornare a lavorare, almeno quei 3 anni che le mancano per la pensione
  • un telefono nuovo super-mega-iper teconologico. di quelli che sembra che la crisi non so cosa sia
  • una licenza starbucks (e la possibilità di aprirne uno nella Galleria di Piazza Castello, a fianco al sushi bar di Chiambretti per capirci)
  • una consolle in marmo blu stile impero originale ( se appartenuta a qualche singolare personaggio meglio ancora)
  • tutti i pagamenti arretrati che mi sono dovuti. Meglio se in un'unica soluzione e con tanto di interessi. Caro Babbo per l'Iban chiedi pure.
  • il super potere di non fare più morire le orchidee
  • una smart (nuova km0 cosi che possa rivenderla su e-bay)
  • fai saltare fuori un qualche appartamento dimenticato da qualche vecchia eredità (non nuova per carità, non voglio che muoia nessuno)
  • una telefonata di Gianna Nannini che mi annuncia di aver sentito parlare molto bene di me e mi vuole al suo fianco come consulente artistico per il nuovo imminente tour con contratto quinquennale e la possibità di assumere altri incarichi che non interferiscano con il suo of course.
  • degli occhiali da vista nuovi. questi arancioni fanno troppo critico e non mi piacciono più
  • una confezione di Martini bianco al mese direttamente a casa
  • un bonus di 1000 euro per l'acquisto di cataloghi vari per un semestre
  • un caminetto automatico ma rustico
  • un piano cucina autopulente
  • un desiderio realizzato per mio papà e per mia sorella
  • e per finire la pace nel mondo

Questo post potrebbe essere integrato in qualsiasi momento appena qualcuno (non uno a caso ma uno specifico) si deciderà a inviarmi la sua lettera. Forse non accadrà mia... forse si. 

Esercizi per oggi

 Per non dimenticarsi mai che la follia è genialità e tutti possiamo essere genii. Basta esercitarsi.

Più tardi la mia letterina per babbo natale. Stay tuned.

martedì 20 dicembre 2011

Sindaco, per favore sindaco!!! Puliamo le strade.

22 minuti, ripeto 22 minuti per fare 8 km. Auto girate in ogni direzione. SINDACO, le vogliamo pulire ste strade??? E dai che non è che possiamo impiegarci sempre 22 minuti per percorrere 8 km.

Come avrete capito nevica, e tanto, ha iniziato questa mattina alle 6 pare (io non c'ero, dormivo). Ah proposito dedico questo post al mio amico Marco che tanto ama la prima neve quanto io la odio. Ecco l'ho detto. Si dai, ok bella tutta, bella la neve, smussa gli angoli, i bambini fanno i pupazzi. OK. Però ... la prima neve di stagione è una rottura. Diciamocelo francamente, sulle piste ben venga, anzi ne abbiamo bisogno ma sulle strade NO!!!
Ad ogni modo, visto che comunque sono a casa con il cervello annebbiato dalla febbre e un freddo che mi gela i neuroni, per tenermi impegnato ho realizzato un mini video per allietarvi la giornata. E no non voglio che mi si dica grazie, è un cadeau che ho fatto per voi. Perchè a me piace donare senza ricevere nulla in cambio (comunque non vi posso fermare se volete regalarmi qualcosa, insomma a caval donato non si guarda in bocca. Per informazioni scrivetemi in privato e vi farò avere la mia letterina di Natale cosicchè possiate scegliere il regalo più adatto alle vostre tasche, senza provocarmi dispiacere).

 Mamma mia che brutto video :( (il regista fa davvero schifo, glielo farò sapere, non è accettabile ospitare sul mio blog oscenità simili, stavolta lo metto perchè è mio amico, il regista, ma sarà la prima e l'ultima volta!)


Qualcuno di voi segue il circo bianco? Se si fatevi avanti così avremo di che discutere :) Nel frattempo metto due immagini per ricordarmi nel tempo della giornatona di ieri: un Blardo spettacolare che non si vedeva da tempo e un SuperRazzo che si conferma ai massimi livelli.
Stagione interessante si prospetta :)                                                                                                         


Un Max Blardone esultante sul podio
L'argento di SuperRazzo
Un passaggio sulla Gran Risa. Concentrazione superba.


lunedì 19 dicembre 2011

... e il freddo bussò alle mi spalle





Ecco è arrivato il freddo, molto freddo. E cosi, com'è e come non è. mi sono preso una bella influenza. Il collo è completamente bloccato e non riesco a muoverlo. Spero di rimmetermi presto perchè ho mille cose da fare  e non posso permettermi, ora a pochi giorni dalle vacanze (per voi) natalizie di perdere ulteriore tempo a casa. Non mi piace proprio passare a casa tempo inutilmente.
Anyway c'è anche altro da raccontare, grandi novità. Chiameremo queste novità Ac e An.
NOn posso certo raccontare tutto ora,diciamo che al momento attuale, anche se sto malissimo fisicamente, sto abbastanza bene di umore anche grazie ad Ac e An. Oggi An è partito, domani toccherà a Ac, ci rivedremo tutti dopo le vacanze natalizie, ma d'altronde anche io sarò via per fine anno, come avevo anticipato, per cui è meglio cosi. Ognuno per la sua strada e al rientro si vedrà.
Sono solo un pochino confuso da alcuni comportamenti strani di persone che non pensavo si sarebbero comportati cosi. Ma l'essere umano è strano tutto quindi forse, anche se inaspettato, era da mettere in conto. Bah vedremo. Me ne vado a dormire va ... finchè ho la forza di arrivare al letto.

sabato 17 dicembre 2011

Cose che mi capita di sentire #1

Inauguro oggi una nuova rubrica dal titolo "Cose che mi capita di sentire". Lavorando in musei e fondazioni ho spesso a che fare con il pubblico, non sempre di addetti ai lavori, anzi. Sebbene io sia ben conscio del fatto che non tutti capiscono e conoscono l'arte, specie contemporanea, è altresi vero che certe cose non si possono davvero sentire: anche perchè alcune sono di quel campo universalmetne conosciuto come cultura generale e quindi non giustificabile in nessun modo. (Riuscirò a portare avanti una rubrica?).

#1 -  Buongiorno, è di qua che si entra?
        Si, prego signora.  
        Quanti biglietti le devo fare?
        No niente biglietti grazie, do solo un'occhiata veloce!
        C'è un biglietto da fare, non può entrare senza.
        Ma voglio solo dare uno sguardo alle cose giovanotto, non porto via nulla!

Ma che te ne stai ad annà via?!

Me ne vado. Si si avete compreso giusto. Vado via per qualche giorno. Non ora certo, non sarebbe possibile. Per Capodanno. Raggiungo alcuni amici per festeggiare con loro l'inizio di un nuovo anno, nuovo in tutti i sensi. Sarà l'anni in cui finirò. o dovrei finire, gli studi. L'anno in cui potrei ricominciare a costruire qualcosa di unico insieme a qualcuno che ancora non so chi sia, chi sarà o chi potrebbe essere. L'anno in cui dovrei incominciare a poter pensare di andare a vivere davvero per i fattacci miei e non condividere più case con nessuno.

E quindi, considerato tutto ciò e considerato che non ho fatto un giorno di vacanze dico uno per tutta l'estate, e nemmeno l'estate scorsa, mi pare giusto iniziare il nuovo anno lontano da qui, e vicino a questi amici che vedo poco, sento non molto spesso eppure a sento davvero vicini. Sono quelle cose strane della vita, quei casi in cui incontri qualcuno in un determinato periodo della tua vita e le strade si incrociano. E quindi me ne vado, qualche giorno con amici a staccare per un po' dal solito tran tran quotidiano che non sopporto più.
Che poi non sono stanco, non è quello il fatto. Cioè non fisicamente almeno, mentalmente forse un po' si.

Anyway son contento di riuscire a partire e di essere riuscito ad avere i giorni per poterlo fare. Quando ce vò ce vò!

giovedì 15 dicembre 2011

Del perchè faccio quello che faccio

Sempre più spesso, negli ultimi periodi, mi sento dire che il mio lavoro è inutile e che in momenti di crisi globale come quello che l'Italia, ma anche l'Europa, stanno vivendo le seghe mentali dei curatori d'arte sono davvero ridicole, inutili e offensive verso chi lavora sul serio. Si signori, mi sono sentito dire che io non lavoro sul serio. Che il mio è un hobby, non è nemmeno un mestiere. Che è un piacevole passatempo per ricchi annoiati.

Fatemi dire, cari lettori (che bello avere lettori cari :) ), che il vasto mondo della cultura e dell'arte non è composto solamente da ricchi collezionisti annoiati, si ci sono anche loro ma ci sono anche migliaia di persone, giovani e meno giovani, che fanno i critici, i restauratori, i curatori, i conservatori, i bibliotecari etc, che dedicano la loro vita alla conservazione di un patrimonio unico al mondo e che vengono pagati in maniera normale, anzi forse meno del normale, per un lavoro svolto.
L'industria culturale del nostro paese è la prima voce del nostro pil come produzione, ma l'ultima come investimento. Potremmo, non lo dico io ma studi di economisti ben più titolati di me, vivere qui in Italia tutti  60 milioni  di persone che siamo, puntando esclusivamente sulla cultura.
Mi rendo perfettametne conto che si tratta di uno studio teorico, e che ovviamente abbiamo anche bisogno di mille altre attività produttive e sociali. Ma, tengo a precisare, che un paese senza storia è un paese senza futuro. I musei sono i luoghi dove la storia viene conservata, raccontata, tramadata, interpretata, studiata.
Ecco perchè faccio quello che faccio, perchè credo che il museo sia un luogo fondamentale per ogni nazione, e non intendo il museo Ottocentesco, con una fila allineata di oggetti e curiosità, no no intendo il museo 2.0, il museo che racconta e interpreta una storia, che interagisce con i visitatori che sono la spina dorsale del museo stesso. Entrate più spesso nei musei, nelle gallerie, abbiate voglia di conoscere quella storia che è anche vostra, lasciatevi guidare e sceglietevi un percorso all'interno delle sale, ogni oggetto racconta una storia. Non è solo un godimento estetico, non si limita a quello. Ogni singolo oggetto esposto si trova li per un motivo, ha una storia da raccontare, è esposto e illuminato in un determinato modo non a caso. Si trova in mezzo a due altri oggetti non per caso ma perchè si lega in un filo che apre mille parentesi. E' la storia che è cosi, e come ogni storia ha decine di bivi che portano su altre strade e si intrecciano fra loro. Come tutte le vite, umane e non.

Ecco perchè mi arrabbio se mi viene detto che il mio non è un lavoro, certo non è fisicamente  faticoso come spaccare carbone 9 ore al giorno o coltivare campi ma anche io come tutti mi alzo alle 7 la mattina per andare in ufficio, anche io come molti talvolta lavoro anche 12 ore al giorno. E per svolgere questo lavoro non mi è stato regalato nulla, ho studiato anni e continuo a farlo, ho iniziato dal basso, ho impegnato tempo e risorse sacrificando spessissimo week end, vacanze, giorni liberi. Ho la fortuna di amare questo lavoro quindi i sacrifici non mi costano, li faccio perchè voglio farli, perchè ritengo che l'impegno per la riuscita e il successo di un mio lavoro sia la soddisfazione e la gratifica più grande di qualsiasi ricompensa in denaro. Non voglio passare per un santo, non è che lavoro a gratis, anche io ho affitti da pagare e spese da sostenere, ma quello che voglio dire è che spesso e volentieri faccio più di quello che mi viene richiesto di fare. E come me fa il 90 % degli addetti al settore culturale del nostro paese. E' il solo modo per reggere un sistema che altrimenti sarebbe già crollato.
Scusate lo sfogo ma mi arrabbio troppo se mi sento dire che non lavoro sul serio, anche se forse il mio è un lavoro più creativo di altri e mi lascia maggiore possibilità di gestione del tempo non significa che non lavoro.
Se non lavorassimo seriamente non avremmo i musei più invidiati al mondo, non avremmo i riconoscimenti internazionali che vengono assegnati all'Italia, non avremmo più delle stagioni teatrali degne di questo nome nonostante i tagli assurdi inflitti al settore. In un sistema che ci dimentica e tralascia sempre di più dobbiamo trovare il modo di reagire per continuare ad essere la punta di diamante di questo paese. Ed è difficile, molto difficile. Ed è un lavoro e non un passatempo. Il masochismo lo lasciamo ad altri, noi siamo persone serie e ci piace lavorare trattando discussioni serie.

mercoledì 14 dicembre 2011

Martini alla seconda!




 


Minuetto in loop e Martini bianco a profusione. Oggi va così ... dieci minuti bene e due male.

lunedì 12 dicembre 2011

Oggi vi porto in gita con me

Questo sarà un post quasi unicamente fotografico che vuole raccontare pezzi di vita.
Cambio turno
casa in autunno

Battista, adorabile micione

casa d'inverno

Asinello davanti al museo

Dentro il museo
i famosi e pericolosi anarco-insurezzionalisti valsusini
Idem come sopra
Sono foto a casaccio senza alcun ordine preciso che mostrano un po' più chiaramente il mio mondo, un parzialissimo spaccato di vita :)

Ci sono anche dei video ... chiaramente non sonoo esaustivi per comprendere la complessa questione NoTav, ma servono unicamente a fare capire una cosa: che siate a favore o contro il senso del messaggio è che qui un'intera valle si è mobilitata. E non esagitati ma uomini, donne e bambini, padri, madri e nonni, lavoratori, disoccupati, operai e imprenditori. Ecco non voglio dirvi se sia giusto o meno farla o no ma solo farvi capire chi è che sta lottando per difendere la propria terra. E non sono Blackblock comne si vede ai tg nazionali. tutto li. poi magari approfondiremo la questione.


 Devo fare un aggiornamento: Y., il mio amico colpito al viso da un lacrimogeno lanciato ad altezza uomo l'8 dicembre scorso è stato dimesso oggi. Ha il lo zigomo e la mascella destra con microfratture. Per fortuna non è grave. La sua unica colpa è stata quella di rimanere fermo nel prato davanti al cantiere con il volto scoperto davanti a un poliziotto che senza esitare ha sparato ad un ragazzo di 16 anni. Un poliziotto che probabilmente aveva la mia età e mi chiedo come possa farlo, come possa riuscirci.

domenica 11 dicembre 2011

Sulle luminarie natalizie e il buongusto che le accompagna

Permettetemi di esprimere un piccolo pensiero. Piccolo piccolo. Non ruberò molto tempo anessuno di voi però questa cosa devo dirla: facciamo basta con le luci di natale colorate e kitch?
Per favore sono davvero brutte. Le luci dovrebbero essere bianche o gialle, fisse o anche intermittenti ma lente, dovrebbero ricordare la neve che cade non Las Vegas ai tempi migliori.
Posso anche accettarle colorate ma, se colorate, allora solo fisse. E non c'è Ma che tenga. Chiaramente fanno eccezione le cosidette Luci D'artista che negli ultimi anni hanno fatto a gara ad illuminare città e comuni del belpaese.
Faccio seguire un pratico schemino per farvi capire cosa si può e non si può fare:



               SI                                                                             NO
      1 - Luci fisse                                                                  1 - Luci intermittenti veloci
      2 - Luci bianche o gialle                                                  2 - Luci colorate
      3 - Intermittenza lenta                                                     3 - I babbi natali ai balconi
            (diciamo dai 3 secondi in su)                                     4 - Il decoro a siepe verde finta e senza 
                                                                                                  bacche
      4 - Decori a ghirlanda classica                                        5 - Candele a fusto medio tipo chiesa
            con pungitopo e bacche rosse
      5 - Candele et similia ma solo se a fusto
            grosso o molto fine.

Ora che avete chiare le regole base unitevi con me in questa battaglia al cattivo gusto e al kitch che attanaglia, più di altri, il nostro paese. In omaggio un simpatico gadget (di buongusto ovviamente).




Questo è un ottimo esempio di SI.




                  
Questo è un esempio di NO!                                          




sabato 10 dicembre 2011

"perchè sei un essere speciale, e io avrò cura di te"



Nonna: Non trovo più la giacca pesante, l'ho messa ieri per uscire nel parco e poi non so più dove è finita
Io: Magari l'hai portata su in camera e non te lo ricordi
Nonna: No no, ho guardato e non c'è. Credo me l'abbia presa suor Paola, dice sempre che le piaceva
Sorella: Ma nonna figurati se suor Paola ti ha preso la giacca
Nonna: ti dico di sì, le piaceva. Sarà stata lei
Io: vabbè nonna dai ora la cerco se no te ne porto un'altra domenica. Tanto con sto freddo non esci. E cmq hai sempre il cappotto se vuoi
Nonna: E va bene... e portami delle maglie meno scollate che le ho tutte scollate e non è decoroso
Io: ok va bene.
Sorella (che nel frattempo cercava nell'armadio di Nonna maglie meno scollate): nonna ma le hai, guarda questa è chiusa fino al collo...metti  questa.
Nonna: e perchè dovrei cambiare maglia scusa?
Sorella: perchè quella che hai è scollata
Nonna: e chi l'ha detto?
Sorella: tu un secondo fa
Nonna: ma figurati, questa che ho va benissimo
Sorella: va bene
Davide (che nel frattempo è andato a chiedere a suor Paola se ha trovato una giacca): Nonna ecco la tua
giacca era sotto in refettorio alla tua sedia
Nonna: lo so benissimo, perchè l'hai tolta da li? La tengo sempre li perchè la sera fa fresco.
Davide: ma tu hai detto di averla persa e l'ho cercata
Nonna: ma non ho perso un bel niente
Davide: ok nonna, va beh ora mettila nell'armadio. Ciao noi andiamo ok? ci vediamo domenica
Nonna: si e portatemi delle maglie meno scollate che queste non sono decorose
Sorella: ma .... no niente. Ti porterò maglie decorose
Nonna: perchè questa non va bene scusa?? hai sempre da ridire tu
Sorella : ti voglio bene nonna!
Nonna: e una giacca che quella pesante l'ho persa.
Davide: va bene nonna. giacca e maglie decorose. me lo segno.




Dopo tutto è bello pensare che ogni ruga di un anziano racconti la storia di una vita. E la vita della mia nonna ha un sacco di racconti che mi piace sempre ascoltare. 


 





venerdì 9 dicembre 2011

... e che oggi va così, e va bene così.

A volte basta davvero poco per stare bene: prendi una mattinata libera, convinci la tua matrigna (che brutto nome poi, è una persona dolcissima e che adoro) a fare un giro in centro, fai colazione con tutta calma al bar trendy, entra in un paio di negozi di oggetti completamente inutili ma tanto carini, cammina per le vie pedonali a testa alta con indosso la tua nuova camicia e già ti senti bene :)
Una volta fatto questo giungi alla conclusione che non hai voglia (e nemmeno la tua matrigna) di cucinare e pensare al pranzo, allora chiama tua nonna e fatti invitare a pranzo, mangia le tagliatelle fatte in casa che solo le nonne sanno fare cosi buone, poi esci di nuovo con la matrigna e la nonna al seguito e vai a prendere il caffè al bar e un mazzo di fiori per tua nonna perchè "l'ingresso è poco natalizio quest'anno e vorrei mettere dei fiori che diano un po' atmosfera". La nonna è felice, tu pure, la matrigna anche. Che serenità. E' facile no? E una mattinata ongi tanto si può anche fare.



 


P.S. : Ieri durante l'ennesima giornata di scontri NoTav vicino a casa un mio amico sedicenne è stato colpito al volto da un lacrimogeno, è ricoverato al CTO con fratture alla mandibola e alla tempia. Non sembra grave ed è fuori pericolo da danni "più seri" come problemi all'occhio o altro però fatemi esprimere tutta la mia solidarietà a lui e che si rimetta prestissimo. Un giorno che avrò tempo mi riprometto di parlare della questione Tav/Notav in valle e del Movimento NoTav. Per adesso tutto ciò che serve dire è che Y. guarisca in fretta e che gli scontri si plachino un pochino.


giovedì 8 dicembre 2011

Immacolata senza neve, quest'estate non si beve

E' l'8 dicembre! E cosa succede l'8 dicembre? Due cose fondamentali: si fa l'albero e inizia la stagione sciistica. Devo dire che quest'anno è uno dei pochi Natali che ricordo senza neve, ed è sempre strano e triste un natale senza neve, almeno da queste parti dove comunque siamo abituati ad avere strade e montagne imbiancate. Speriamo scenda qualcosa perchè qui sono un po' tutti nervosetti e con la crisi che c'è se anche la stagione salta ... la vedo dura.

Vorrei cambiare questo blog in millecinquecentomodi diversi ma non capisco come si fa. Non so proprio usare ste cose io mannaggia a me. Appena capisco come personalizzare foto e sfondi lo modifico ... per ora devo tenerlo cosi perchè non ho idea di dove mettere le mani. :)
Come per le etichette ... quando capirò come farle mi adopererò per.

E' ovvio che accetto suggerimenti da tutti voi, proponete pure e poi vedremo come fare per accontentare tutti :P
E adesso a fare l'albero dai !




mercoledì 7 dicembre 2011

Un'idea malsana, ma pur sempre un'idea

Non so cosa verrà fuori. Non so se arriverò al terzo post o se questo esperimento terminerà qui. Non so se avevo davvero voglia di farlo. So però che voglio provarci. Ecco, nasce il blogghino. Anzi è già nato e ha pochi minuti di vita.
Il titolo dice tutto: sono in un periodo di vita che ho appena preso una porta in faccia, anzi forse ho già preso un portone ma, si sa, dovrebbe aprirsene uno ancora più grande. Sebbene ora come ora io mi senta fermo, in sosta appunto, e pure vietata perchè a quanto pare il mondo e la gente non ti danno la possibilità di fermarti. E quindi via, avanti, alla ricerca del prossimo portone aperto in cui entrare e inziare un nuovo percorso ...

Tengo a precisare che il nome alternativo a questo avrebbe potuto essere "Il risotto vuole sempre il soffritto" ma non rendeva l'idea della sosta che provo ora, forse un giorno cambierà ... chissa. Certo il soffritto avrebbe reso meglio l'idea del pianto lunghissimo che ho fatto a causa della cipolla, ma non è il caso di ripensarci. Basta piangere, c'est la vie! Ho sbattuto il naso mica sono entrato in coma, la botta passa e gli occhi tornano a guardare il mondo in modo diverso prima.