Nota bene:

Mi piace scrivere cose a caso. E mangiare la nutella con i grissini direttamente dal barattolo.

mercoledì 16 maggio 2012

Sull'importanza dei sogni

I sogni sono importanti. Molto importanti. Servono
Per darsi obiettivi e porre mete e vivere con delle finalità. Ieri, in poco più di un'ora, tutti i miei sogni sono stati rotti, infranti e calpestati. E io non lo merito. Non mi merito un trattamento come quello che mi é stato riservato. Non mi merito le bugie e gli inganni che mi sono stati detti. Non mi merito nemmeno sentirmi dire "te lo devo". Non sono certo una persona perfetta e ho limiti e difetti come tutti, pero sono una bella persona e merito di essere sereno e felice. Ora non lo sono, e non so per quanto tempo. Tutte le mie prospettive di vita sono cambiate, avevo preso scelte che ora devo rivedere e cambiare perché al momento attuale non hanno più senso. Avevo, e ho, bisogno di aiuto e di conforto, di accrescere la mia autostima. Ma nessuno intorno a me ora può aiutarmi. E mi sento davvero solo, gli amici si ci sono ma non é la stessa cosa.

Mi sento male pensare che per quattro anni non ho contato nulla, ero solo uno dei tanti. Io dopo quello che ho vissuto non potrò mai dimenticare. Non é vero che il tempo rimargina tutte le ferite: l ho già provato. Il tempo insegna solo ad accettarle e a conviverci ma certe ferite rimangono aperte e dolorose per sempre. Quella fattami ieri è una di queste: non riuscirò mai a dimenticarla potrò solamente imparare a conviver con la nuova realtà. Una realtà che non mi piace ma che non può essere modificata, purtroppo. Il filo era troppo teso e non aveva senso continuare a mantenerlo integro.

In questo momento la mia testa è bombardata da idee e pensieri contrastanti. Non so cosa pensare, non so cosa fare. MI sto trattenendo in maniera fortissima dal scrivergli. La tentazione di sapere anche solo come sta è estrema. E il fatto che lui non me lo chieda mi fa star male, e non so se mi scriverà mai più. Certo è stranissimo non sentirlo più del tutto dopo quattro anni in cui l'ho sentito ogni singolo giorno della mia esistenza.  Al tempo stesso so che vorrei fargli del male fisico, ma non ne sono capace. Non sono io. Io sono cosi ingenuo da preoccuparmi per lui anche quando non è assolutamente necessario. 
Ogni volta che giro la testa in camera mia c'è qualcosa di suo: vorrei levare tutto, chiudere tutto in uno scatolone. Poi mi rendo conto che svuoterei la stanza perchè l'80 per cento di questa roba è sua. MI rendo conto che non avrei più la mia vita.
NOn so nemmeno quanto e se sia giusto restiturgli le sue cose, e se sia il caso di richiedergli le mie.
Oggi per la prima volta ho fatto la spesa e, senza quasi pensarci, stavo mettendo delle lasagne nel carrello. Ma io non le voglio, era un gesto inconsapevole. Erano per lui ... non dovrò più comprarle.
Scrivere queste cose qui in parte mi serve per quando le leggerò, in parte so che le leggerà lui (almeno credo) e in parte so che non sto scrivendo tutto quello che vorrei davvero scrivere.
Una cosa è certa, mia sorella quest'estate volerà in Portogallo con una sua amica. Erano dei biglietti che avevo preso io ma che ... dovevano essere una sorpresa. Non sapevo se tirarli fuori o meno, non sapevo se la sua preparazione per la laurea avrebbe lasciato il tempo necessario. Ormai ho risolto, non servono più. Non a me quanto meno.

L'unico augurio che posso farti, Ben, è di trovare la felicità e la serenità che ti meriti per poter tornare a essere la bella persona di un tempo. Senza di me.

La nostra strada insieme si è conclusa in un modo brutto e che io non mi meritavo. Ma è andata cosi ... mi rialzerò e andrò avanti, con qualche lacrima in più agli occhi e una spina di più nel cuore.

 

P.S.: scusate se ho disattivato i commenti ma non ho voglia di leggere ne compatimenti verso di me ne accuse o insulti verso di lui. Questo post non serve per insultare nessuno, servirà a me tra qualche tempo per "ricordare" i miei pensieri a caldo.