Nota bene:

Mi piace scrivere cose a caso. E mangiare la nutella con i grissini direttamente dal barattolo.

lunedì 6 febbraio 2012

Sulle strade della vita

Ormai sette anni fa ero all'ultimo anno di liceo. La mia era una bella classe, abbastanza unita nonostante tutto, infatti spesso ci siamo rivisti anche dopo la fine della scuola. Come è fisiologico in questi casi con alcuni ho mantenuto rapporti più stretti, con altri meno, altri ancora li ho completamente persi di vista.
L'altra sera ho cenato con un mio vecchio compagno di classe, non ci vediamo spesso ma quando ci vediamo è sempre piacevole una serata con lui. Abbiamo parlato, come fossimo due vecchi, dei tempi del liceo e dei vecchi compagni. Ma è cosi, il tempo è passato e noi siamo diventati adulti. Abbiamo condiviso insieme un percorso di cinque anni, che non sono molti sul totale della vita ma sono gli anni in cui si diventa uomini, si cresce, si matura, gli anni delle scelte importanti. Ci siamo conosciuti ragazzini e lasciati quando ormai, non dico fossimo adulti ma ragazzi a cui la vita richiamava all'età delle scelte.

Alcuni hanno proseguito gli studi, e di questi qualcuno li ha già conclusi e altri invece no, alcuni scelsero la strada del lavoro subito dopo la maturità.
Qualcuno è laureato, qualcun'altro è disoccupato. Qualcuno si è sposato, ha avuto dei figli, ha costruito una famiglia. Qualcun'altro ha intrapreso la strada della vocazione religiosa.
C'è chi è già completamente indipendente e chi invece è ancoara a casa dei genitori. Ognuno di noi, dopo la maturità, ha intrapreso scelte, preferito un percorso invece di un' altro, qualcuno se ne sarà pentito, altri sono completamente soddisfatti. Qualcuno è morto, purtroppo. Qualcuno ha cambiato città, qualcuno regione, qualcun'altro (solo uno per la verità) nazione.
Qualcuno (molti a dire il vero) è maestro di sci, qualcuno è dottore, qualcuno fisioterapista,  impiegato, stilista, designer, interprete, grafico, cameriere, commerciante, insegnante, cantante, fotografo, critico e storico dell'arte, novizia in convento. Insomma ce n'è di ogni.

Le strade di qualcuno di noi si sono intrecciate ancora dopo, altri invece hanno intrapreso sentieri lontani e solitari. Scelte, di vita. Alcune sono state scelte consapevoli, meditate, ponderate, altre saranno state impulsive, immediate, coraggiose. Alcune saranno state fatte con il sorriso, altre con le lacrime agli occhi. Alcune con il cuore, altre con la testa. Alcune con l'unico pensiero di non far soffire nessuno.  Ognuno ha fatto la sua scelta: l'augurio per tutti però, è che qualunque scelta sia stat fatta questa abbia poi portato serenità dopo.
Che è poi quello che inseguiamo tutti: l'aspettativa di una vita serena. E la serenità ognuno la cerca a modo suo.

2 commenti:

ha detto...

Com'è carino questo post dedicato agli anni più belli della vita (almeno per me rimane tale). Peccato averlo fatto lontano dalla mia città, in un collegio piemontese e, quel che è epggiol, tanti tanti anni fa.
Ultimamente, in occasione delle venuta a Torino, son stato ad Ivrea, come ti ho accennato, e mi è venuto il famoso "groppo in gola" pensando al primo ed unico vero innamoramento della mia vita. Chissà se è vivo, chissà dove abita/va......OMG quanto mi piacerebbe rivederlo dopo quasi 50 anni xD

Anonimo ha detto...

"aspirante direttrice" sarebbe stato più esatto ma ti perdono.. ^_^ bel post Ligas..concordo pienamente, sebbene per me gli anni del liceo siano stati un pò insulsi, purtroppo. kiss